Zona arancione scuro per tutta la Città metropolitana di Bologna

26 Feb 2021

Non sono trascorse nemmeno 24 ore dall’introduzione della zona arancione scura (o rafforzata che dir si voglia) nei territori dell’Ausl di Imola e dei comuni limitrofi del ravennate che la Regione Emilia Romagna annuncia, a partire da sabato 27 febbraio e almeno fino al 14 marzo, l’entrata in vigore della stessa misura per tutta l’area della Città metropolitana di Bologna.

Il testo dell’Ordinanza

L’obiettivo è lo stesso: arginare la diffusione del virus, a tutela della salute dei cittadini, in un’area peraltro molto vasta e densamente abitata. La decisione è stata presa di concerto con tutti i sindaci interessati, insieme a Regione e Ausl di Bologna.

Il provvedimento è più restrittivo rispetto alle misure nazionali in vigore per la zona arancione in cui è collocata tutta l’Emilia-Romagna dal 21 febbraio scorso, ed è dettato dalle indicazioni medico-scientifiche che evidenziano una situazione di criticità, con l’andamento del contagio in costante crescita anche nelle scuole.

Le restrizioni introdotte sono le stesse previste dall’ordinanza in vigore nei comuni dell’Imolese: no agli spostamenti, anche all’interno del proprio comune, e anche per visite a parenti e amici, se non per motivi di salute, lavoro e comprovate necessità, e limitazioni alle lezioni in presenza, sul modello di ciò che in sostanza avviene in zona rossa. Da lunedì 1 marzo, quindi, l’attività didattica si svolgerà esclusivamente a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado e per l’Università (saranno ricompresi anche i corsi dell’Ateneo di Bologna a Imola), mentre rimarrà in presenza per i servizi educativi 0-3 e le scuole d’infanzia.

Non vengono invece sospese le attività economiche, nei limiti delle regole consentite in fascia arancione, comprese quelle per i servizi alla persona.

Tutte le limitazioni e le dichiarazioni ufficiali a questo link

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