Emanata il 13 luglio scorso l’Ordinanza della Regione Emilia-Romagna che introduce tamponi obbligatori per i lavoratori dei comparti della logistica e del trattamento carni. Tale decisione è stata presa per contenere il contagio da Coronavirus, che ha evidenziato un rischio maggiore in particolare nei settori suesposti. La Regione sottolinea comunque che “il maggior rischio nel settore lavorazione carni rispetto ad altri è legato al contagio fra persone in relazione alle caratteristiche della lavorazione e non alle carni”, che possono dunque essere utilizzate in gastronomia senza incorrere in alcun rischio sanitario.
Quali i provvedimenti contenuti nell’Ordinanza regionale
- Viene intensificata la sorveglianza sanitaria dei soggetti soggetti, a seguito di rientro o arrivo in Italia da paesi extra Schengen, all’isolamento fiduciario e alla sorveglianza sanitaria. In tali casi i dipartimenti di Sanità Pubblica provvederanno a eseguire un tampone naso-faringeo per la ricerca di Sars-Cov-2 all’arrivo dei soggetti e, in caso di negatività, un secondo tampone a distanza di 7 giorni e comunque prima della conclusione dell’isolamento fiduciario
- Rafforzata ogni collaborazione istituzionale, sia all’interno dei luoghi di lavoro che in altri contesti, per garantire il rispetto dell’obbligo di notifica di cui all’art. 4 del Dpcm 11 giugno e del conseguente isolamento fiduciario
- Rafforzati gli interventi di verifica dell’adeguatezza delle condizioni socio-sanitarie in cui si svolge l’isolamento fiduciario. Laddove necessario si attivano soluzioni alternative in strutture alberghiere appositamente individuate
- Maggiore vigilanza sul rispetto delle misure di contrasto e contenimento della diffusione del Sars-Cov-2, previste dal Protocollo nazionale, nei comparti a maggior rischio di trasmissione dell’infezione. La vigilanza mediante tamponi obbligatori sarà mirata in particolare ai settori della logistica e della lavorazione carni con particolare riferimento alla macellazione.
Nell’Ordinanza si sottolinea che i datori di lavoro coinvolti hanno l’obbligo di collaborare per la realizzazione dello screening di tutti i lavoratori che operano in azienda, dipendenti o operatori che dipendono da altre aziende in appalto. Devono pertanto fornire prontamente gli elenchi degli operatori, organizzare l’attività di screening, mettere in campo ogni intervento richiesto o prescritto.