Natale, in dicembre le spese per regali valgono quasi due miliardi di euro

21 Dic 2021

Si avvicina ai due miliardi di euro il valore delle spese per regali legati al Natale nel mese di dicembre. Questa la stima che emerge da un’analisi del Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna.
Le città con il totale di spesa più alto sono Bologna con 449 milioni di euro (2% del totale spesa nazionale e 24,3% del totale spesa regionale), Modena con 280 milioni di euro (1,2% della spesa nazionale e 15,1% di quella regionale) e Reggio Emilia con 210 milioni di euro (0,9% della spesa nazionale e 11,4% di quella regionale).

Per le spese natalizie compra locale

“Scegliere prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali vuol dire sostenere non solo l’impresa, l’imprenditore, i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità”. Questo l’appello di Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna. “Possiamo dire – continua Servadei – che il mondo artigiano e delle piccole e medie imprese è stato come un faro durante questi due anni, una luce di riferimento per le comunità e per le famiglie. Ora credo che sia possibile riconoscere questo ruolo con un semplice gesto: acquistare i loro prodotti”.

Il valore delle spese natalizie

Le festività legate al Natale modificano le abitudini di spesa dei consumatori: considerando il triennio 2018-2020 a dicembre si registra un valore delle vendite al dettaglio superiore del 25,5% rispetto alla media annuale (+16,7% nel caso dei prodotti alimentari e +32,4% nel caso di quelli non alimentari). Le vendite al dettaglio del mese di dicembre rappresentano il 9,7% delle vendite annuali di prodotti alimentari e l’11,0% di quelli non alimentari.

Le imprese del settore

Sono 25.199 le imprese artigiane in Emilia-Romagna operanti in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che sono collegati alle ricorrenze, pari al 26,1% delle imprese artigiane dislocate su tutta la regione, e danno lavoro a 82.896 addetti cioè al 29,9% degli addetti dell’artigianato.
L’artigianato attivo nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale vede come primo ambito l’alimentare, bevande e ristorazione che conta 6.647 imprese artigiane attive con 28.067 addetti.

La qualità dei prodotti

I prodotti che offre il nostro territorio regionale si distinguono per una alta qualità di produzioni e di materie prime, garantendo un’offerta enogastronomica di assoluta eccellenza. Sulla base degli ultimi dati del ministero delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali l’Emilia-Romagna vanta 43 prodotti agroalimentari di qualità al 4 agosto 2021, posizionandosi 1ª nella classifica nazionale, seguita da Sicilia e Veneto. Nel dettaglio si contano 18 Dop (Denominazione di origine protetta) – (41,9% del totale) e 25 Igp (Indicazione geografica protetta – (il 58,1%).

Da sottolineare infine che nella nostra regione, nonostante l’incremento dei costi delle materie prime, non si rilevano ancora segnali di tensione sui consumatori.

“Si avvicina un Natale che fortunatamente, potremo vivere con minori limitazioni rispetto ad un anno fa. Certamente la situazione è ancora pesantemente condizionata dalla pandemia, e dipenderà dai nostri comportamenti e dal nostro senso di responsabilità la possibilità di restare in zona bianca – conclude Servadei -. Alimentari, bevande, ristorazione e artigianato artistico: ciò che chiediamo come Confartigianato è che a Natale si compri e si mangi locale. Valorizziamo i prodotti della nostra tradizione che le sapienti mani dei nostri artigiani rendono unici”.

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