La guerra e il caro energia frenano le dinamiche imprenditoriali bolognesi

18 Nov 2022

Torna a crescere il numero delle imprese registrate, ma la guerra e il caro energia frenano le dinamiche imprenditoriali bolognesi. A fine settembre sono 94.604 le sedi d’impresa registrate in Camera di commercio, di cui 84.544 risultano attive. A queste si aggiungono le 24.139 unità locali presenti, per un totale di 118.743 attività registrate a fine settembre nell’area metropolitana di Bologna.

1.022 nuove attività

Tra luglio e settembre sono nate 1.022 attività, 120 in più rispetto allo stesso periodo del 2021, ma quasi 400 in meno rispetto alla fine del giugno di quest’anno. Meno intense le variazioni delle cessazioni effettive d’attività: sono 769 quelle rilevate in questo trimestre, 114 in più rispetto al settembre 2021, e un centinaio in meno rispetto al trimestre scorso.

Il bilancio del trimestre è dunque positivo, ma le 253 attività in più registrate a fine settembre, pari a un tasso di crescita del +0,27%, poco si discostano dal +247 rilevato dodici mesi fa e risultano pressoché dimezzate rispetto al trimestre scorso.

In regione tutti valori positivi, con l’eccezione di Parma, sostanzialmente stabile. La media emiliano romagnola si assesta sul +0,21%, in linea anche l’andamento registrato a livello nazionale, dove in questi tre mesi la crescita è del +0,22%.

I dati per attività

La crescita delle attività edili (+55 unità in questi tre mesi, con un tasso del +0,38%) sostiene ancora il settore industriale (43 attività in più e una variazione complessiva del +0,18%), che sconta invece anche in questo trimestre il rallentamento del manifatturiero (-14; -0,15%).

Tengono i servizi, con 43 unità in più e una variazione del +0,07%: tra i segnali positivi, la crescita delle attività professionali (+28; +0,58% tra luglio e settembre) e dei servizi alle persone (+36; +0,89%). In rallentamento invece le attività immobiliari, che in questi tre mesi perdono 20 unità, con un calo del -0,28%, le attività turistiche (-10; -0,13%), quelle commerciali (-41; -0,20%) e i trasporti (-9; -0,24%).

Pressoché stabili agricoltura e pesca (-2; -0,03%).

Tipi di società

In crescita oltre la media le società di capitale (+182 attività nei tre mesi e una variazione del +0,60%), in attivo in questi tre mesi anche le ditte individuali, aumentate al ritmo di sette nuove attività al giorno, con un bilancio trimestrale di +106 attività, pari a una crescita del +0,23%. Negativo, invece, il saldo delle società di persone (-32 unità, pari ad una variazione del -0,20%) e quello di cooperative e consorzi (-3; -0,13%).

L’artigianato

Tiene la componente artigiana, che a Bologna rappresenta quasi un’impresa su tre, e che ha chiuso il periodo con un saldo positivo di +76 imprese (393 le iscrizioni di nuove imprese contro 317 cessazioni).

Dall’inizio dell’anno sono nate 3.965 attività, 84 in meno rispetto al settembre 2021 (erano 4.049), e si registrano 229 cessazioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (3.390 in questi nove mesi): il bilancio dei primi nove mesi dell’anno, con 575 unità in più e una crescita del +0,60%, rimane ampiamente positivo, ma perde quasi un terzo della crescita rispetto al rimbalzo osservato nel settembre di un anno addietro (+888; +0,94%).

Crescono nei nove mesi le attività edili (+188 unità, pari ad un +1,32%) e le attività creditizie e assicurative (+28; +1,10%), in difficoltà manifatturiero (-158; -1,72%), attività turistiche (-79; -1,05%) e commerciali (-434; -2,04%).

Bilancio in attivo per le società di capitale (+655 unità nei nove mesi ed una crescita del +2,15%), tra gennaio e settembre hanno aperto oltre 2.400 nuove ditte individuali.

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