Iva: le novità sull’invio telematico dei corrispettivi

2 Ott 2016

Distributori automaticiDall’1 gennaio 2017 cambia la procedura di invio dei corrispettivi per le cessioni di beni e servizi, che diventa telematica. Con una differenziazione fra i soggetti che operano al minuto e coloro che, per la vendita, utilizzando i distributori automatici (le cosiddette “Vending Machine”).

I soggetti che effettuano commercio al minuto (negozio) possono optare dall’1 gennaio 2017 per la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri e ottenere importanti semplificazioni in termini di adempimenti. L’opzione ha effetto dall’inizio dell’anno solare in cui è esercitata fino alla fine del quarto anno solare successivo e, se non revocata, si estende di quinquennio in quinquennio.

Da quella data, invece, la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi, diventerà obbligatoria nel caso delle vending machines. Dal testo della normativa si leggere che “al fine dell’assolvimento dell’obbligo, nel provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, sono indicate soluzioni che consentano di non incidere sull’attuale funzionamento degli apparecchi distributori e garantire, nel rispetto dei normali tempi di obsolescenza e rinnovo degli stessi, la sicurezza e l’inalterabilità dei dati dei corrispettivi acquisiti dagli operatori”. All’interno della categoria “distributori automatici” vengono considerate anche le “Torri di ricarica”; le macchine, cioè, con le quali si aggiornano le chiavette, le carte o altri dispositivi mobili, che si possono poi utlizzare presso le vending machines per ottenere quanto desiderato. Nella stessa categoria quelle macchine che effettuano prestazioni di servizi, quindi le erogazioni di bevande preparate all’istante (tè, caffè).

La prima fase del processo adeguamento alla misura prevede un censimento dei distributori automatici, che va effettuata entro l’1 gennaio 2017. Sulla base delle indicazioni fornite dal provvedimento gli operatori dovranno accreditarsi sul sito web dell’Agenzia delle entrate e comunicare i propri dati, quelli di “sistema master”, la tipologia della merce e le modalità di comunicazione.

Per la trasmissione dei dati, la normativa prevede che in futuro tutte le vending machines siano fornite di un sistema in grado di dialogare online con l’amministrazione finanziaria. Molte delle macchine non sono però provviste di tale strumentazione, pertanto, al fine di non incidere sul funzionamento delle vending machine in essere alla data dell’1 gennaio 2017, è prevista una fase transitoria fino al 31 dicembre 2022 che garantisce un progressivo rinnovo delle stesse nel rispetto dei loro tempi di obsolescenza.

In questa fase di prima applicazione, quindi, i soggetti passivi Iva in questione conservano, anche elettronicamente i dati ed ogni altro elemento informativo a essi riconducibile riferiti alle singole rilevazioni degli incassi effettuate dal sistema master nel corso dell’anno di riferimento. Durante tale fase, inoltre, la trasmissione telematica viene effettuata dagli operatori contestualmente al momento della rilevazione dei dati di incasso dal sistema master utilizzando esclusivamente il “dispositivo mobile” (palmare) censito dal sistema dell’Agenzia delle entrate. I dati verranno in questo modo “sigillati” e il sigillo elettronico verrà applicato grazie ad un certificato digitale, rilasciato online dall’Agenzia delle entrate agli operatori del settore del vending, e garantirà l’autenticità, l’inalterabilità e la riservatezza dei dati dei corrispettivi. In sostanza, nella “fase transitoria” è il mobile a garantire l’autenticità e l’inalterabilità dei dati fiscali dagli stessi registrati grazie al citato software che predisporrà il file da trasmettere e lo sigillerà con apposito certificato rilasciato dall’Agenzia delle entrate.

NOTIZIE DAL MONDO