Gas naturale, aumenti che arrivano a + 492,4%

3 Gen 2022

Non si sa quanto un mercato possa reggersi con aumenti delle materie prime, in particolare del gas naturale, che arrivano a + 492,4%. Questi i dati di novembre con la quotazione del gas negli Stati Uniti che sale del 94% rispetto a dodici mesi prima, mentre quella del gas TTF valutata in euro (mercato dei Paesi Bassi, di riferimento per lo scambio del gas naturale nell’Europa continentale) sale addirittura del 492,4%. Dopo il ritracciamento di novembre, a dicembre le quotazioni del TTF sono risalite, toccando un nuovo massimo.

E’ chiaro che la ripresa in corso è penalizzata dalla crescita dei prezzi sui mercati energetici, collocata su una traiettoria senza precedenti, sulla quale domina il deragliamento del prezzo del gas sui mercati europei.

In aumento la domanda di energia

In parallelo sale la domanda di questa commodity: nei primi nove mesi del 2021 il consumo di gas in Italia sale del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2020, di 1,2 punti sopra il 5,7% della media Ue. Con il 48,3% di elettricità prodotta con il gas, più del doppio del 19,6% della media Ue a 27, in Italia il costo del gas si ribalta su quello dell’elettricità: il prezzo unico nazionale a dicembre risulta 5,4 volte il livello di anno prima (+439,2%).

A novembre il prezzo in euro del barile di Brent raddoppia (+94%) rispetto a dodici mesi prima, mentre al 13 dicembre 2021 il prezzo del gasolio alla pompa sale del 23,4% su base annua, tornando sui livelli di ottobre 2014.

Aumento dei prezzi al consumo

A novembre 2021 l’indice armonizzato dei prezzi al consumo in Italia sale al 3,9%, di cui oltre due terzi, pari a 3,0 punti di inflazione, derivano dall’aumento dei prezzi dei beni energetici. Nel confronto internazionale, la dinamica dei prezzi al consumo dell’energia nell’ultimo anno in Italia è del 31,2%, superiore rispetto al +27,5% dell’Eurozona.

Calano i consumi natalizi

Il maggiore costo del trasporto e le attese di forti incrementi nei prezzi delle bollette elettriche e del gas nei prossimi mesi riducono i consumi delle famiglie di dicembre, legati alle festività di Natale, il cui valore supera del 41,8% la media degli altri undici mesi dell’anno.

Cala la competitività

Costi insostenibili che aggravano le condizioni di competitività delle piccole imprese italiane che, nel primo semestre del 2021, pagano il prezzo dell’energia elettrica più alto tra i 27 paesi dell’Unione europea.

Le cause degli aumenti del gas

Numerosi concause stanno contribuendo all’onda anomala dei prezzi delle commodities energetiche. Condizioni metereologiche quali un inverno più rigido, una estate più calda e una velocità del vento insolitamente bassa che ha ridotto la produzione di elettricità da eolico.

Sul mercato del di gas hanno influito la ricostruzione delle scorte in Russia, le difficoltà di transito dalla Norvegia e dalla Russia, il rialzo dei prezzi sui permessi di CO2, oltre alle tensioni sul confine russo-ucraino e i ritardi nell’apertura del Nord Stream 2.

Al rialzo dei prezzi hanno contribuito gli accordi Opec+, una parziale riattivazione delle piattaforme petrolifere dopo la pandemia, lo spostamento al 2021 di lavori di manutenzione a numerosi impianti e il calo degli investimenti nell’estrazione di idrocarburi conseguente ai prezzi bassi durante la pandemia.

Il mercato del gas liquefatto è stato influenzato dalla forte crescita dei costi del trasporto marittimo, dalla minore produzione di energia idroelettrica dovuta alla siccità in Brasile e dai cali di offerta di carbone conseguenti alla minore produzione in Cina, alle difficoltà di trasporto in Sud Africa e alle inondazioni in Australia e Indonesia.

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