Il Governo Gentiloni, con un recente decreto legge, ha abrogato gli articoli del Jobs Act contenenti le regole e la disciplina per l’utilizzo dei buoni lavoro Inps, i cosiddetti “voucher”. Quelli acquistati entro il 17 marzo 2017 potranno essere utilizzati ma vanno esauriti entro il termine ultimo del 31 dicembre dell’anno in corso. A partire dall’1 gennaio 2018 non sarà quindi più possibile utilizzare i voucher per retribuire le prestazioni di lavoro occasionale e accessorio, ovvero quei lavori che non è possibile inquadrare in una specifica tipologia di contratto di lavoro subordinato.
A fronte di questa decisione, come cambierà la normativa?
I lavoratori che sono normalmente retribuiti con i voucher dovranno essere regolarizzati secondo le altre tipologie di contratto. Si dovrà quindi trovare un inquadramento del lavoratore con lavoro intermittente, contratto di somministrazione di manodopera o appalto di sevizi, secondo specifiche regole e limiti anche d’età. Questo fino a quando il Governo non metterà a punto una nuova tipologia di retribuzione per i lavori accessori pagati abitualmente con i buoni lavoro Inps. In particolare, per la tipologia di lavoro “intermittente” o a “chiamata” (ad esempio gli steward che prestano servizio presso gli stadi durante le partite), possono essere stipulati con lavoratori di età compresa fra i 25 e i 55 anni d’età.