Alle Pmi piace la fattura elettronica

6 Gen 2017

Lo scorso anno il 28,8% delle piccole imprese ha inviato fatture elettroniche in formato adatto all’elaborazione automatica (e-invoice) alla Pubblica amministrazione e/o ad altre imprese, raddoppiando la quota del 14,1% rilevata nel 2015. La crescita è determinata dalle modifiche introdotte nelle normative: dal 6 giugno 2014, infatti, Ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza possono accettare solo fatture emesse in formato elettronico e la stessa disposizione si applica dal 31 marzo 2015 per i restanti enti nazionali e le amministrazioni locali. Nel confronto internazionale, nel biennio appena trascorso, l’Italia scala 15 posti nella classifica dei Paesi dell’Ue per quota di piccole imprese che spediscono fatture elettroniche, passando al 5° posto nel 2016.
Osservando i singoli settori si nota come la maggiore esposizione delle Costruzioni sul mercato pubblico abbia triplicato la quota di piccole imprese del settore che inviano la fattura elettronica, passata dal 17,3% del 2015 al 53,1% del 2016; nei Servizi la quota di imprese che emettono e-invoices raddoppia, salendo dal 15,5% del 2015 al 31,4% del 2016 mentre nel Manifatturiero la quota rimane più bassa (16,3%) e cresce meno nell’ultimo anno.
Le modifiche dei processi amministrativi delle imprese determinate dall’obbligo di emissione nei confronti della PA di fatture in formato digitale produce effetti, seppur ancora limitati, nell’interscambio di fatture elettroniche tra le imprese: la quota di piccole imprese che riceve fatture in formato elettronico elaborabile sale di 2 punti, passando dal 18,0% del 2015 al 20,0% del 2016.

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