“L’indicazione di provenienza geografica ai prodotti simbolo del territorio”

18 Ott 2016

le etichette parlanti per il made in Italy“Allargare l’indicazione della provenienza geografica anche a prodotti che non siano agricoli” è la richiesta fatta dal oresidente di Confartigianato Ceramica, Davide Servadei, in un intervento del 12 ottobre 2016 n rappresentanza di Confartigianato a un workshop organizzato a Bruxelles dalla Commissione Europea. L’iniziativa era finalizzata a raccogliere le indicazioni dei Paesi membri per dare seguito al libro verde sulla possibile estensione della protezione dell’indicazione geografica ai prodotti non legati alla filiera agroalimentare. La Commissione Europea ha in agenda la presentazione di una proposta legislativa nel Programma di lavoro per il 2017, la cui pubblicazione è prevista il prossimo 25 ottobre.

Il presidente Servadei ha espresso l’auspicio che la Commissione estenda ai prodotti non agricoli il marchio di Indicazione Geografica. In questo modo si colmerebbe una carenza che penalizza le produzioni europee, a cominciare da quelle italiane, rispetto ad altri Paesi terzi, ma soprattutto consentirebbe al consumatore di conoscere la vera origine di ciò che acquista.

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